Setsuka gaiden

Taekwondo

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view post Posted on 20/12/2011, 16:55

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Taekwondo titiolo


Il taekwondo (태권도 IPA: /thɛʔkwʌndo/)[Talvolta il nome è trascritto anche nelle forme taekwon-do o tae-kwon-do], letteralmente l'arte dei pugni e dei calci in volo, è un'arte marziale coreana (e sport nazionale in Corea del Sud [Fu proclamato Sport Nazionale nel 1971 dal Presidente Chung Hee Park]) basata principalmente sull'uso di tecniche di calcio, nonché l'arte marziale che conta il maggior numero di praticanti in tutto il mondo. Il suo stile più seguito, il taekwondo WTF, è anche uno sport olimpico.

Informazioni generali

Etimologicamente, il termine taekwondo si compone di tre ideogrammi: tae (calciare in volo), kwon (colpire con il pugno) e do (arte, disciplina): «l'arte dei pugni e dei calci in volo». Il nome di quest'arte marziale viene spesso abbreviato in TKD. Deriva dall'unione degli stili esterni della Cina del Nord e del taekyon, antica arte marziale coreana. Prevalentemente il taekwondo si compone di vari tipi di calci (soprattutto acrobatici), per i quali gli atleti fanno un allenamento specifico. Il taekwondo contiene anche delle forme, chiamate poomse, che prendono generalmente il nome dagli elementi della natura (acqua, acciaio, vento, fuoco, terra), da concetti filosofici orientali o da avvenimenti della storia coreana. Solitamente vengono fatte dimostrazioni di taekwondo, eseguendo rotture di tavolette con calci in volo e pugni. Il costume di allenamento del taekwondo è composto da una giacca bianca chiusa (e non aperta come quella del karate o del judo), dai pantaloni dello stesso colore della giacca e dalla cintura. Il colletto della casacca è bianco per le cinture colorate (tutte le cinture prima della nera) e nero per le cinture nere. Questa divisa viene chiamata dobok.

Oggi il taekwondo è l'arte marziale con il più alto numero di praticanti in tutto il mondo: si stima siano circa 50 milioni.

Storia

Le origini del Taekwondo risalgono a circa 2000 anni fa. Fino al IV secolo la Corea era divisa in tre regni, Silla, Koguryo e Paekche, sempre in lotta tra loro. In questi territori cominciarono a diffondersi diverse tecniche di combattimento, delle quali rimangono molte testimonianze sotto forma di affreschi e pitture murali ritrovate sul soffitto di alcune tombe reali risalenti ai primi secoli dopo Cristo, come in quella di Muyong-chong, appartenente alla dinastia di Koguryo. Le pitture mostrano diversi individui che eseguono tecniche molto simili a quelle usate nel taekwondo odierno. La più importante forma di arte marziale dell'epoca era il taekyon, letteralmente combattimento con le gambe; la forma odierna del taekwondo ha avuto origine dall'evoluzione attraverso i secoli di questo antico stile di combattimento.

La forte spinta al perfezionamento di tali tecniche di combattimento fu la necessità da parte dei tre regni coreani di addestrare l'esercito per combattere i pirati giapponesi che mettevano in ginocchio molti territori del paese. L'impulso fondamentale per la diffusione delle arti marziali nel paese venne allorquando il regno di Silla organizzò un esercito, con l'aiuto del regno di Koguryo per scacciare i pirati; per farlo venne creato un gruppo di guerrieri, scelti tra i nobili del regno, chiamato Hwarang (uomo che fiorisce), al quale venne insegnata l'arte del taekyon. Essi a loro volta andarono in giro per il paese insegnando quest'arte e fondarono anche un'accademia militare chiamata Hwarang-do, ispirata da valori buddhisti come la lealtà verso la patria, la lealtà verso i genitori, la fratellanza, il coraggio e la giustizia. Grazie a questa cooperazione i tre regni furono unificati e il taekyon, che intanto continuava ad evolversi, diventò molto popolare tra gli usi e costumi della popolazione locale e nell'addestramento delle truppe.

Nel 1910 il Giappone occupò la Corea vietando la pratica di ogni arte marziale, anche se spesso il taekyon continuò ad essere praticato clandestinamente. Al termine della seconda guerra mondiale il Giappone, sconfitto, ritira le sue truppe dalla Corea, che torna ad essere libera così come la pratica delle arti marziali: nascono così diverse scuole aperte a tutti che unificano le tecniche di combattimento sotto il nome di taekwondo. In Corea il taekwondo divenne presto Sport Nazionale (fu inserito nei Giochi Nazionali Coreani fin dall'inizio degli anni sessanta) e contemporaneamente iniziò a diffondersi nel resto mondo, distinguendosi dalle altre discipline per il dinamismo, la spettacolarità e l'efficacia delle sue tecniche di gamba (calci circolari ed in volo, calci multipli).

Taekwondo incontro sportivo


Le regole del taekwondo olimpico (WTF)

Il combattimento del taekwondo sportivo si basa sul regolamento emanato dalla World Taekwondo Federation[10], applicato ad ogni livello di competizione, dai tornei locali fino alle Olimpiadi. I combattimenti si svolgono su un campo quadrato di 8 × 8 m, tra due atleti muniti di protezioni. Le protezioni obbligatorie sono:

corazza (con sensori)
caschetto
conchiglia
paradenti
guantini
parabraccia
paratibia
parapiedi (con sensori)

Il combattimento è basato sull'assegnazione di punti ed è articolato in tre riprese (o round) da due minuti ciascuno, con una pausa di un minuto. L'atleta per fare punti deve colpire l'avversario sulla corazza con tecniche di calcio o di pugno (1 punto o 2 se in rotazione) oppure in testa (compreso il collo) con sole tecniche di calcio (3 punti o 4 se in rotazione). Il contatto è pieno e il KO è valido, non c'è limite ai colpi a meno che non si proceda ad un attacco falloso o una qualsiasi altra azione che richieda l'intervento dell'arbitro. Affinché un punto sia valido deve soddisfare alcuni requisiti di potenza e precisione. Al termine dei tre round l'atleta con il maggior numero di punti vince l'incontro. È possibile anche la vittoria per una differenza di punti pari a 12, tuttavia deve in ogni caso essersi concluso almeno il secondo round. In caso di parità si disputa un quarto round da due minuti in cui vale la regola del Golden Point, cioè vince l'atleta che riesce a segnare per primo un punto. Se il quarto round finisce senza che nessun atleta sia riuscito a segnare un punto, la vittoria viene assegnata a maggioranza dalla squadra arbitrale. Questa è composta generalmente da 4 giudici d'angolo, posti ai quattro angoli del quadrato di gara (anche se spesso il numero è inferiore) e un arbitro centrale. L'assegnazione dei punti è ormai elettronica, grazie a corpetti e calzari dotati di sensori e collegati con tecnologia bluetooth ad un computer. Si stanno sperimentando anche caschetti e guantini elettronici. I punti aggiuntivi generati da un calcio in rotazione che sia effettivamente andato a segno (cosa stabilita dai sensori elettronici), vengono assegnati invece dai giudici d'angolo con pulsantiere elettroniche collegate al medesimo computer. I punti vengono dunque visualizzati sempre in tempo reale su uno schermo.

Esistono diverse azioni fallose punibili con l'ammonizione o con l'aggiunta di un punto all'avversario (detta deduzione di punto). Quando un atleta totalizza due ammonizioni, viene assegnato un punto all'avversario; viene assegnato un punto all'avversario anche per ogni deduzione di punto che un atleta si vede infliggere. Se un'atleta si vede infliggere penalità per un totale di 4 punti assegnati all'avversario, viene dichiarato perdente per penalità. Vengono punite con un'ammonizione le seguenti azioni fallose:

uscire dalla linea di confine con entrambi i piedi
girare la schiena all’avversario
cadere volontariamente
evitare il combattimento
chiedere l'interruzione temporanea dell'incontro per motivi futili
prendere, trattenere, spingere l’avversario
attaccare sotto la cintura
difendersi da un attacco alzando il ginocchio
fingere lesioni
colpire con la testa o con il ginocchio
colpire il viso dell’avversario con attacchi di pugno
proteste e comportamento antisportivo (dell’atleta e/o del suo coach).
Vengono invece punite con una deduzione di punto le seguenti azioni fallose:

attaccare l’avversario dopo l'interruzione dell'arbitro
attaccare l’avversario caduto
atterrare l’avversario prendendogli con il braccio il piede con cui ha attaccato o spingendolo con la mano
ferire il viso dell’avversario con attacchi di pugno
girare la schiena allontanandosi
interrompere o boicottare lo svolgimento dell’incontro (da parte dell’atleta e/o del suo coach)
proteste e comportamento antisportivo particolarmente gravi (dell’atleta e/o del suo coach)

Nelle competizioni è usato anche il sistema dell'Instant Video Replay (IVR), una sorta di Moviola, che permette di verificare, tramite l'esaminazione della ripresa video, eventuali reclami dei coach degli atleti; si può chiedere la verifica per ogni tipo di decisione arbitrale (punti, ammonizioni, deduzioni, ecc.) tranne però per i punti assegnati dal sistema elettronico della corazza e per gli attacchi di pugno. Ogni coach ha un numero illimitato di richieste di IVR finché queste vengono accettate, ma gli viene revocata la possibilità di reclamare l'IVR per quel combattimento dopo che una sua richiesta è respinta. Ogni atleta, in un campionato, può vedersi respingere al massimo due richieste di IVR, dopodiché perde la possibilità di richiederne degli altri.

Nelle competizioni, gli atleti sono suddivisi in categorie, sulla base del loro sesso, della loro età, del loro peso (verificato il giorno precedente la gara dagli Ufficiali di Gara) e della loro cintura. Ciò permette di avere combattimenti in cui le capacità tecniche, fisiche e mentali dei due atleti siano il più possibile eque.

Le cinture del Taekwondo Chae Lim taekwondo

In una disciplina marziale come il Taekwondo sono presenti dei gradi, rappresentati dal colore della cintura che si indossa. Il colore delle cinture è associato a vari significati legati alla crescita dell'allievo nel Taekwondo: dalla purezza dell'ingenuità alla cosciente impenetrabilità alla paura.

Bianca (10º KUP): non propriamente considerata come grado, in quanto tutti coloro che iniziano a praticare il taekwon-do sono cinture bianche. rappresenta la base dalla quale partire e la volontà di apprendere.
Bianco-gialla(9º KUP): rappresenta l'ingenuità dell'allievo verso quest'arte.
Gialla (8º KUP): rappresenta la terra, dove la pianta (l'allievo) mette le sue radici.
Giallo-verde (7º KUP): grado intermedio tra la cintura gialla e la cintura verde.
Verde (6º KUP): la pianta inizia a germogliare. L'arte comincia a svilupparsi nell'allievo, che ha imparato alcune tecniche.
Verde-blu (5º KUP): grado intermedio tra la cintura verde e la cintura blu.
Blu (4º KUP): la pianta ormai è cresciuta ed è rivolta verso il cielo, simbolo della cintura. Il taekwondo, per l'allievo, diventa qualcosa di importante ed egli vi progredisce.
Blu-rossa(3º KUP): grado intermedio tra la cintura blu e la cintura rossa.
Rossa (2º KUP): rappresenta il tramonto di una giornata, per l'allievo la fine di un tipo di allenamento. La cintura rossa è anche un segnale di pericolo: le tecniche possono diventare pericolose, è indispensabile l'autocontrollo.
Rosso-nera (1º KUP): grado intermedio tra la cintura rossa e la cintura Nera. Generalmente il periodo in cui tale grado viene indossato è più lungo rispetto alle precedenti cinture colorate. Ciò permette la necessaria maturazione mentale e tecnica per poter sostenere l'esame di passaggio alla cintura Nera.
Nera (1º DAN e successivi): rappresenta la notte. Per l'allievo inizia un nuovo metodo di allenamento sia fisico che mentale. Questo grado rappresenta anche l'impenetrabilità alla paura, alle tentazioni e al male. Il colore nero racchiude tutti i colori delle cinture precedenti. Un nuovo punto di inizio. I DAN sono 10, ma la difficoltà di ottenere un DAN aumenta considerevolmente con l'avanzare del grado. Infatti, mentre fino al 4º DAN ci si arriva sostenendo vari esami di passaggio, dal 5º in poi ci si può arrivare "per meriti conseguiti". L'ultimo DAN, estremamente difficile da ottenere, è la fine del lungo tragitto dell'atleta che ora ha compiuto la massima saggezza nel campo del Taekwondo.
Poom (1º - 2º - 3º): È un grado che si ottiene se, pur avendo sostenuto gli esami per conseguire la cintura nera (1º - 2º - 3º DAN), non si ha l'età necessaria ad indossare il relativo grado. Per il 1º DAN è necessario avere 14 anni, 16 anni per il 2º DAN e 18 anni per il 3º DAN. La soglia minima d'età è istituita in quanto per poter indossare la cintura nera e i successivi gradi è necessaria una maturità mentale e spirituale, oltre che tecnico-fisica. Una volta raggiunta l'età necessaria, il Poom si converte automaticamente al corrispondente DAN, diventando così una cintura nera a tutti gli effetti.

Viene spesso fatta una netta distinzione tra le cosiddette cinture colorate, cioè tutte le cinture precedenti la nera e cinture nere, a prescindere dal DAN. Ciò è dovuto sia alla differenza di esperienza e maturità esistente e sia per il diverso modo di conseguire la cintura: dal 1° DAN in poi, infatti, non si ottiene più la cintura mediante esami sociali (cioè fatti all'interno della propria società), bensì di fronte ad una commissione esterna su base regionale (per i primi 3 DAN) o nazionale (per i DAN superiori al 3°). La successione dei colori delle cinture e relativi significati sono identici nei due stili, WTF e ITF. L'unica differenza sta nel tipo di cintura utilizzato nei due stili per i gradi intermedi. Nella ITF i gradi intermedi vengono identificati tramite l'utilizzo di una striscia del colore corrispondente al grado superiore applicata sull'estremità sinistra, rispetto a chi indossa la cintura; la striscia è alta circa 1 cm e ricopre da lato a lato la parte più stretta della cintura ad un'altezza di circa 8–10 cm dall'estremità della cintura. Nello stile WTF, la cintura dei gradi intermedi è divisa cromaticamente in due campi, per tutta la lunghezza della cintura, uno del colore del grado inferiore e una del colore del grado superiore. Fa eccezione la cintura Rosso-Nera per la quale si utilizza un sistema identico a quello dell'altro stile per non confonderla con il grado Poom, che invece utilizza il sistema del doppio colore come per gli altri gradi intermedi. Spesso comunque, il sistema dello stile ITF, più tradizionale (e meno commerciale, in quanto non costringe all'acquisto di una cintura nuova dopo ogni esame), viene adottato anche nel Taekwondo WTF. Per quanto riguarda la cintura Nera, sulla cintura stessa vengono apposte delle tacchette bianche o dorate, per distinguere i vari DAN. Il numero di tacchette da apporre è uguale al DAN del proprio grado (per esempio, un allievo 2º DAN, avrà una cintura nera con due tacchette). Per il 1º DAN, solitamente non si appongono tacchette. Lo stesso sistema è usato per distinguere il grado degli allievi Poom.

fonte: Wikipedia
 
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view post Posted on 7/2/2012, 21:40

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taekwondo
I princìpi del taekwondo

La filosofia del taekwondo ha come fondamento l'etica, la morale, le norme spirituali attraverso le quali gli uomini possano convivere armoniosamente insieme.

Le parole stesse del generale Choi ci aiutano a capire meglio: «spero sinceramente che attraverso il taekwondo ogni uomo possa acquistare la forza sufficiente per arrivare ad essere il guardiano della giustizia, opponendosi ai conflitti sociali e coltivando lo spirito umano al livello più alto possibile. È con questo spirito che mi sono dedicato all'arte del taekwondo per tutti i popoli del mondo».

Il generale Choi stabilì la filosofia e i seguenti principi come le basi del taekwondo e tutti gli studenti seri di quest'arte li dovrebbero osservare e rispettare attraverso il loro cammino sia nell'arte che nella vita.

Lo studente deve cercare di mettere in pratica i seguenti elementi di cortesia per costruire un carattere nobile.
Cortesia (Ye Uil)
여의


Promuovere lo spirito di concessioni reciproche.
Vergognarsi dei propri vizi, rifiutando quelli degli altri.
Comportarsi educatamente.
Incoraggiare il senso di giustizia e umanità.
Riconoscere l'istruttore dallo studente, l'anziano dal giovane.
Rispettare i beni altrui
Agire con giustizia e con sincerità.
Integrità (Yom chi)
염치


Bisogna distinguere il corretto dallo sbagliato e avere la consapevolezza quando qualcosa è sbagliato, di sentirsi colpevoli.
Di seguito sono riportati alcuni esempi di mancanza di integrità.

1.Il maestro disprezza sé stesso e l'arte, insegnando tecniche sbagliate ai suoi allievi per una mancanza di conoscenza o di volontà.
2.L'istruttore nasconde le sue tecniche sbagliate con il lusso della palestra e falsi apprezzamenti ai suoi allievi.
3.Lo studente ottiene un grado col solo scopo di sentirsi più potente
4.L'istruttore che insegna e promuove l'arte solo ai fini materiali.
5.Uno studente si vergogna di chiedere aiuto ai suoi minori in grado.
Tutti questi principi sono riassumibili in queste regole:

1.Avere la volontà di progredire qualsiasi siano le difficoltà incontrate
2.Essere gentile con i deboli e duro con i forti
3.Accontentarsi della posizione economica, ma non credere mai che sia al limite dello sviluppo della destrezza
4.Portare sempre a termine ciò che si è iniziato, grande o piccolo che sia
5.Essere il maestro a disposizione di tutti, senza tenere conto della religione, dell'etnia o delle ideologie degli allievi
6.Non cedere mai alle opposizioni o alle minacce quando si sta perseguendo una nobile causa
7.Insegnare l'attitudine e l'abilità, con atti e non con parole
8.Essere sempre sé stesso in qualsiasi circostanza
9.Essere l'eterno maestro, che insegna con il corpo quando è giovane, con le parole quando è vecchio, con i principi morali quando è morto.

da Wikipedia
 
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