Setsuka gaiden

Kung Fu

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 26/11/2011, 18:45

Advanced Member

Group:
Administrator
Posts:
9,289
Location:
Da casa mia

Status:
Offline




Tradotta letteralmente, la parola Kung Fu non significa affatto < arte di combattimento >>, come ci si potrebbe aspettare. Kung, infatti, significa << la parte di un lavoro, di un compito da assolvere >>, Fu, invece, significa << uomo >>. Il Kung Fu rappresenterebbe quindi una via, un mezzo , per trasformarsi in veri uomini, nel significato tipicamente orientale del termine.
Con lo stesso termine di Kung Fu viene indicato in Cina chiunque abbia sviluppato ad alto livello la conoscenza di una qualsiasi arte o scienza.
Proprio per questi motivi l’arte del combattimento a mani e piedi nudi veniva chiamata più specificatamente Wu- Shu ( arte della guerra) e, dopo la rivoluzione proletaria, Kuo- Shu ( arte marziale ). Kung Fu è un termine generico, usato nella Cina del sud ( e poi adottato dagli occidentali con valore limitato alla sola arte del combattimento), per indicare il complesso delle arti necessarie alla formazione di un sifu ( maestro). Per raggiungere tale grado, infatti , bisognava dimostrare una conoscenza profonda non solo del Wu-Shu ma anche di moltissime altre discipline quali la filosofia, l’astronomia, l’alchimia, la strategia militare, la calligrafia ed altre ancora che variavano da regione a regione.

Armi del Kung Fu

Sono considerate armi le mani e i piedi e come tali vengono usate nelle varie tecniche di combattimento.
Le parti del corpo umano sulle quali è possibile concentrare il massimo della forza per sferrare un attacco vengono definite superfici d’attacco. L’efficacia di una tecnica è data quindi da due fattori: la precisione con cui si riesce a concentrare la forza sulla superficie indicata e il grado di indurimento raggiunto dalla superficie stessa. Scopo del Kung Fu è proprio quello di trasformare queste parti del corpo in altrettante armi micidiali. Questo si può però raggiungere solo attraverso anni di duro allenamento alternando la preparazione di palestra, per il miglioramento delle tecniche con quella al sacco a al makiwara ( attrezzo di legno utilizzato per far indurire le nocche delle mani, il tagli delle mani e dei piedi e così via) per raggiungere il necessario indurimento.

Le posizioni

Le guardie e le posizioni del Kung Fu variano sensibilmente da scuola a scuola pur restando fermi alcuni principi basilari. Facciamo un esempio:una delle posizioni base di tale arte è quella detta << posizione del cavaliere >> perché ricorda l’assetto di un uomo a cavallo. Tale posizione può essere ugualmente impiegata frontalmente e lateralmente, secondo una impostazione sia di attacco che di difesa.

Parate e schivate

Nel Kung Fu parate e schivate richiedono un dedizione tutta particolare , il criterio base della teoria delle parate consiste nel principio per cui queste devono essere quanto più dolorose per l’avversario e devono aprire la strada a sicuri contrattacchi. E’ inoltre fondamentale che ogni parata tenda a deviare dal bersaglio l’attacco dell’avversario, piuttosto che bloccarlo ( impresa pressoché impossibile dato che per bloccare un colpo è necessaria una forza quasi pari al colpo stesso, mentre per deviarlo è sufficiente un minimo impiego di forza).
Le schivate si richiamano invece ad un concetto di agilità e richiedono perfetta scelta di tempo e coordinazione dei movimenti.

Tecniche di mano

Il repertorio delle tecniche di mano è vastissimo e comprende tecniche in cui si usano le varie parti della mano stessa ( nocche , taglio, base , polso, ecc.) e in particolare il pugno, che richiede una corretta maniera di chiusura per poter ottenere il massimo profitto nell’esecuzione di una tecnica senza conseguire incidenti.

Tecniche di piede

Le tecniche di piede, più limitate di quelle di mano, offrono numerosi vantaggi ed alcuni svantaggi. Molto più potente di un pugno, infatti, un calcio garantisce un allungo molto maggiore, evitando così il contatto ravvicinato, e permettendo di andare a bersaglio su di un’area molto più vasta. D’altra parte il calcio è meno veloce del pugno e costringe ad un equilibrio piuttosto labile. Le tecniche di piede mirano a portare attacchi con calci frontali, laterali e all’indietro. Sono previste anche le tecniche dei calci volanti, ultimo livello da conseguire nell’apprendimento, utili per arrivare a contatto di un avversario dalla lunga distanza o per colpirlo saltando un ostacolo. Possono essere impiegati anche per sfuggire all’attacco di più avversari o per sorprendere che chi ci attacca.

Fonte : Kan Chang – Kung Fu sottotitolo ABC del Kung Fu – Edizioni Mediterranee
Per gentile concessione di Vento d'Oriente

King of Fighters

 
Top
0 replies since 26/11/2011, 18:45   35 views
  Share